Una bellissima testimonianza della mattinata alla Feltrinelli di Bari.
Vogliamo condividerla con tutti voi
《Prego signora può prendere tutti gli opuscoli che vuole, ci siamo noi lì sopra.
Oggi siamo qui per informarvi e ricordarvi di guardarci interamente e non a metà.
Io sono R. e non sono la sindrome down.
Una volta a mia madre chiesero se mio padre fosse cinese visti i miei occhi.》
Oggi sono stata presente all’incontro tenutosi all’interno della Feltrinelli.
Con queste parole sono stata accolta da una super chiacchierona.
Diventata poi amica. Alla mia domanda se leggesse libri mi ha detto
che quando le è stato comunicato di questa sindrome
la prima cosa è stata quella d’informarsi.
《Io volevo sapere e conoscere. Non mi sono accettata all’inizio poi ho capito
che non esiste differenza, e che non mi importa del giudizio anzi da anni mi impegno ad abbattere questo.
Non esiste diversità tra “voi e noi”,siamo persone, amiamo ma ci arrabbiamo anche noi.
Dicono che abbiamo dei limiti, sicuramente, come tutti. Ma abbiamo la capacità di superarli,
col tempo, senza fretta. Sono fidanzata da 6 anni e 4 mesi con E.
Lui mi supporta e anche se oggi non è potuto venire, lo porto nel cuore.》
Mi ha chiesto chi fosse la bimba sulla mia maglia.
Le ho spiegato la nostra storia.
Si è dispiaciuta e ha aggiunto che sicuramente sta bene tra gli Angeli.
《Sai che chi ha la sindrome down ha il palmo della mano ruvido?
Beh io ho risolto anche questo problema.
Idrato le mie mani con una crema. D’inverno uso i guanti e sto bene.
Ho 39 anni, mi hanno detto che con la sindrome down
sembriamo eterni bambini, non abbiamo l’elisir della giovinezza.
Anche noi cresciamo, diventiamo adulti e grandi.
Siamo persone, siamo fatti come voi, ics in Più o in meno.》
Per un attimo ho pensato ad Any, a come sarebbe diventata crescendo, cosa avrebbe pensato,
che gusti avrebbe avuto, come si sarebbe comportata e che pensiero avrebbe avuto.
Un attimo di sconforto sembrato eternità.
Quel chissà sospeso tra cielo e terra.
Tra cuore e mente.
Poi mi sono abbandonata a loro.
Avevo fame di rapporti umani, di conoscenza.
Oggi ho ricevuti grandi insegnamenti.
Grazie a R. e al suo prezioso punto di vista sulla vita, grazie a tutti i presenti per i sorrisi,
le chiacchiere e il bel tempo trascorso insieme.
Grazie all’associazione AIPD BARI per il sostegno, l’informazione e i progetti di vita.
Grazie a Rosangela, Alessandro e la piccola Micaela,
amici di questa pagina,arrivati per caso e punti fermi per la nostra battaglia.
Sono venuti apposta per noi e per loro .
Io vi invito alla conoscenza come apertura e informazione.
E vi invito con gioia perché con la Sindrome down si vive e si può scegliere
di vivere normalmente e felicemente.
Il sostegno è fondamentale.
《Guardateci interamente e non guardate l’apparenza.》
Andiamo oltre.
#VolaliberaAnita