I bisogni di affettività e sessualità delle persone adulte con sindrome di Down (sdD) e, più in generale, con disabilità intellettiva (DI), sono gli stessi di tutti e viverli è un diritto.
Lo scenario attuale, invece, relega ancora queste dimensioni ad un tabù e l’approccio maggiormente utilizzato, anche da chi lavora sul campo, è quello di dover affrontare un problema e intervenire su eventuali comportamenti inadeguati, piuttosto che trovare le parole e gli strumenti giusti per accompagnare le persone in un percorso “sano e fisiologico” che fa parte della vita di ciascun individuo e senza il quale si è incompleti.
L’idea diffusa che le persone con sindrome di Down siano asessuate o iper-sessuate ha generato sino ad oggi una gestione contraddittoria, a volte “disperata”, di questa importante dimensione della lor vita da parte di famiglie, operatori/servizi del settore e contesto sociale in generale, fino ad arrivare ai casi più gravi di sfruttamento e abuso. Ciò rende necessario un intervento su familiari e operatori, che dia loro gli strumenti e li accompagni nelle loro paure, incapacità e difficoltà.
Le persone con sdD stesse hanno il diritto di essere messe nelle condizioni di vivere responsabilmente la propria affettività e sessualità: questo presuppone un intervento che coinvolga in primis loro, che trasmetta conoscenze, competenze e comportamenti rispettosi di sé e dell’altro e li accompagni nel capire che se ne può parlare e che si tratta di una dimensione positiva, naturale e non di un problema o qualcosa di cui vergognarsi e da nascondere.
Da tutte queste riflessioni è nato il progetto dell’Associazione Italiana Persone Down “Amicizia, Amore, Sesso: Parliamone Adesso” che coinvolge 180 adolescenti/giovani/adulti con sdD e loro famiglie e si realizza in 18 città di tutta Italia. Varie le figure professionali coinvolte: psicologi, educatori, ginecologi ed andrologi.
Anche la sezione AIPD di Bari, attiva sul territorio dal 1984 e sita in via Viterbo 2, è coinvolta in questo progetto che ben si sposa con il costante e sistematico lavoro di educazione all’autonomia avviato dal 1997.
Il percorso è articolato in 10 incontri di gruppo, a cadenza quindicinale, che si terranno da febbraio a giugno c/o la sede dell’associazione. Tra i temi affrontati durante gli incontri: “La conoscenza del proprio corpo”; “Il corteggiamento ed i rapporti tra ragazzi e ragazze”; “Chi sono il ginecologo e l’andrologo”; “La coppia e il vivere insieme”…Argomenti da adulti trattati con persone adulte che possono vivere con consapevolezza e responsabilità la loro dimensione relazionale e sessuale.
In parallelo, anche i genitori sono coinvolti in momenti di confronto in gruppo, in uno spazio di discussione nel quale elaborare i propri dubbi e timori e individuare strategie adeguate per sostenere i propri figli nel loro percorso di crescita. A conclusione del progetto, saranno redatte delle linee guida, un insieme di buone prassi a disposizione di tutti gli operatori che si confrontano quotidianamente con questo delicato tema.