Finanziato con fondi privati di Fondazioni Bancarie nell’ambito del “Bando di Perequazione Sociale anno 2008”.
La finalità del progetto era far sperimentare a persone con sindrome di Down, l’inserimento in un nuovo gruppo di convivenza, preparandole in modo graduale e non traumatico ad un distacco dalla famiglia di origine, al “Dopo di noi”. Il progetto prevedeva una fase propedeutica di formazione degli stessi utenti, sia sul piano del raggiungimento della percezione di un sé adulto, sia sul piano delle competenze e delle abilità; delle loro famiglie, per modificare la loro percezione del figlio con disabilità e la qualità della relazione e per metterle in grado di sostenere il processo di crescita del proprio figlio con sdD; dei volontari, che hanno supportato gli educatori, contribuendo a creare un contesto di integrazione e animando i momenti di gruppo.
E’ stata allestita una sorta di “casa-laboratorio” che ha consentito alle persone coinvolte la possibilità di fare delle scelte e di gestire in modo autonomo, pur sotto la supervisione di operatori e volontari, lo spazio abitativo, imparando a condividere decisioni, spazi e tempi con altre persone, in una relazione “alla pari”. L’esperienza abitativa è stata articolata in momenti residenziali costituiti da week end e intere settimane in cui sono state coinvolte, in piccoli gruppi, complessivamente 24 persone con sdD. Il progetto si proponeva di trasferire nella provincia di Bari il modello sperimentale d’intervento messo a punto dall’Associazione Italiana Persone Down Nazionale, rendendolo patrimonio di know-how condiviso da parte di tutte le associazioni che si occupano di persone con disabilità. La sperimentazione è continuata per due anni.