Il progetto “La bottega dell’amicizia” si è collocato nell’ambito di un percorso psicoeducativo rivolto ai bambini tra i 6 e i 10 anni di età e alle loro famiglie. E’ nato per sostenere lo sviluppo globale dei bambini con sindrome di Down, valorizzando anche le competenze educative dei genitori.
Si è strutturato in due incontri mensili della durata di circa 2 ore, finalizzati all’acquisizione dei prerequisiti di autonomia utili ad un primo e graduale distacco dalla sfera familiare, e ad incrementare le abilità relazionali e di comunicazione, portando il bambino ad adattarsi e a sentirsi parte di un gruppo, attivando capacità partecipative e collaborative.
Le attività sono state progettate intorno agli interessi tipici dell’età e a quelli specifici dei partecipanti.
La Bottega è un ambiente ricreativo e gratificante in cui i bambini si sono sperimentati come protagonisti, questo clima ha consentito a ciascun partecipante di accrescere la propria autostima e di stimolare la comunicazione e l’instaurarsi di rapporti di amicizia all’interno del gruppo.
La metodologia adoperata ha puntato a favorire nei bambini la capacità di impiegare le loro energie in canali espressivi, evitando di concentrarsi esclusivamente sulle difficoltà. E tutto questo attraverso la più naturale delle attività: il gioco. Con il gioco, infatti, i bambini sperimentano e conoscono il proprio corpo, il corpo degli altri e gli oggetti che li circondano, riuscendo a comunicare ricchezze altrimenti inespresse.
Ogni incontro è stato strutturato attraverso giochi psico-motori (imitativi, di esercizio, di regole, grafici, manipolativi), i bambini vengono supportati ad interiorizzare le prime autonomie, e i primi schemi relazionali ed emotivi di base. In ogni incontro è stato previsto un momento dedicato alla merenda, in cui ciascun partecipante ha sperimentato gradualmente la propria autonomia (lavarsi le mani, apparecchiare il tavolo, mettere in ordine…) e si è confrontato con regole di comportamento sociale e personale (il rispetto delle proprie cose, lo spazio, l’importanza dello stare seduti). La merenda ha un importante valore affettivo ed emotivo, poiché è un momento di convivenza che favorisce un clima sociale positivo, ed aiuta a realizzare legami all’interno di un contesto ricco di fiducia e riconoscimento reciproci.
Il progetto, ha permesso anche ai genitori di acquisire conoscenze specifiche e competenze efficaci per sostenere lo sviluppo dei propri figli, rafforzando l’immagine di sé come genitori competenti di figli con potenzialità e caratteristiche specifiche e individuali.
Il progetto si è concluso regalando emozioni a tutti i partecipanti. Un percorso socioeducativo progettato intorno agli interessi tipici dell’età dei protagonisti e specifici dei singoli partecipanti per incrementare le loro abilità di relazione e comunicazione.